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Belzoni, Champollion e la mostra su Seti I

Nel dicembre 1822 s’inagurava a Parigi la prima mostra di egittologia della storia francese. Era l’audace progetto di un italiano, Giovanni Battista Belzoni (1778-1823), il primo grande scopritore di antichita’ egizie, un gigante di oltre due metri capace di aprire piramidi e templi, ma anche di raccontarli incantando un pubblico senza confini. Nel 1817 Belzoni scopri’ la tomba di Seti I nella Valle dei Re, un sepolcro magnifico, ancor oggi considerato il piu bello di Tebe Ovest. Nel 1821 lo ricostrui’ a Londra e l’anno dopo a Parigi. Fu un successo senza precedenti, grazie anche all’aiuto di Champollion, il decifratore della scrittura egizia. I due lavorarono insieme alla mostra di boulevard des italiens e divennero amici.

In occasione del bicentenario dell’evento parigino, Marco Zatterin (giornalista e scrittore, autore della biografia di Belzoni, Il gigante del Nilo, Oscar Mondadori 2019) e Silvia Einaudi (archeologa, egittologa) raccontano la storia di una mostra senza pari e di un sodalizio che solo un destino beffardo ha potuto fermare.

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