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Giornata di studio su Cesare Beccaria

Nella celebre opera Dei delitti e delle pene, pubblicata nel 1764, l’autore, Cesare Beccaria, dedica un lungo capitolo alla pena di morte, che condanna come una punizione ingiusta, inutile e dannosa. Ma qual è stato il senso di una tale pioneristica posizione? La giornata di studi, che riunisce cinque specialisti di Beccaria, ci permetterà di avere elementi per rispondere a tale questione. Per Beccaria, inoltre, abolire la pena di morte non è sufficiente, occorre anche ridefinire i crimini, ridurne il numero, prevenirli, anziché applicare solo una politica punitiva. Interventi di: Gianni Francioni (Università di Pavia), Philippe Audegean (Nizza Sophia Antipolis University), Dario Ippolito (Università Roma Tre), Luigi Delia (Università di Ginevra / Collegio Internazionale di Filosofia) e Giulia Maria Labriola (Università di Napoli Suor Orsola Benincasa).

In collaborazione con l’Université Nice Sophia Antipolis.

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