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Vernissage / Oreste Zevola: una rivoluzione napoletana

Oreste Zevola, artista colto e raffinato, ha vissuto e lavorato tra le due capitali del suo immaginario culturale, Napoli e Parigi. Se, durante il suo percorso, Zevola ha eccelso in tutte le forme sperimentali – dalla pittura alla scultura, dal disegno al fumetto -, le opere grafiche che ha realizzato per illustrare il film Il resto di niente di Antonietta De Lillo, esprimono il massimo della sua arte. Veri e propri disegni viventi che coniugano la dimensione storica e fiabesca dell’esistenza, i disegni esposti all’Istituto raffigurano regine truccate, sirene su rami in una piccola foresta, pesci di mare, teschi galleggianti, amuleti e vulcani in fiamme. É tutto l’immaginario della cultura napoletana, eccessi e sregolatezza, che prendono vita. Nelle immagini di Zevola, rivive il coraggio dei guerrieri e delle guerriere della rivoluzione napoletana del 1799 così come è stata raccontata da Enzo Striano, autore del libro che ha ispirato De Lillo. In presenza di Alfredo Cafasso Vitale, commissario dell’esposizione, di Marina Gargiulo, commissario dell’esposizione e presidente dell’Archivio Oreste Zevola, di Giusi Laurino; fondatrice di La Fabbrica delle Arti, e di Antonietta De Lillo.

Fino al 14 marzo (da lunedì a venerdì dalle 10h alle 15h e dalle 15h alle 18h, e in serata durante gli eventi). In collaborazione con Associazione Archivio Oreste Zevola

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