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Per un Abecedario di Goffredo Parise

Trent’anni dopo la sua morte, Goffredo Parise (1929-1986) – uno degli autori più affascinanti e indefinibili del Novecento – è di nuovo al centro della scena letteraria italiana. Una sorprendente serie di pubblicazioni celebra la leggerezza e l’anticonforminsmo della sua scrittura. Dalila Colucci, che ha appena pubblicato un’analisi critica dei testi di Parise dedicati al Giappone (L’Eleganza è frigida e L’Empire des signes. Un sogno fatto in Giappone, Firenze University Press 2016), ha anche diretto l’edizione delle poesie di Parise (Cahiers de l’Hôtel de Galliffet, 2016). Ne discuterà con Maria-José Tramuta, traduttrice, Andrea Cortellessa, co-direttore insieme a Marco Belpoliti del numero speciale della rivista « Riga » dedicato allo scrittore (Marcos y Marcos 2016) e Paolo Grossi, direttore dei « Cahiers de l’Hôtel de Galliffet ». Questo incontro rappresenta un’occasione preziosa per restituire la ricchezza dei testi di Goffredo Parise: un grande classico capace di produrre strumenti ermeneutici con cui ripensare il nostro presente. L’incontro sarà seguito dalla proiezione di L’odore del sangue di Mario Martone [2004, 100′, v.o. sottotitolato in italiano] tratto dall’omonimo romanzo de Parise. Con Fanny Ardant e Michele Placido. Il film ritrae una coppia di borghesi romani, i loro reciproci tradimenti, le loro confessioni. Una variante contemporanea del mito di Eros e Thanatos magistralmente interpretata da Fanny Ardant e Michele Placido.

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