Scritto e diretto da Salvatore Arena e Massimo Barilla
Con Salvatore Arena. Musiche originali di Luigi Polimeni
Spettacolo in italiano con sovratitoli in francese. Durata 60’
A 18 anni, Giuseppe Gulotta, giovane operaio edile, viene arrestato e costretto a confessare l’assassinio di due carabinieri nei pressi di Trapani. In realtà, il crimine nasconde un traffico di armi e droga in cui sembrano coinvolti servizi segreti, funzionari di Stato e gruppi neofascisti. Capro espiatorio innocente, Gulotta ha vissuto ventidue anni in prigione per un crimine che non ha commesso e trentasei anni in un inferno giudiziario. A testa alta ha combattuto, come un granello di sabbia in un ingranaggio enorme, fino alla riapertura del processo (il decimo di una lunga serie) e alla scarcerazione. Questo spettacolo è l’ultima parte della quadrilogia Al sud della memoria che la compagnia Mana Chuma ha dedicato alla storia contemporanea del Mezzogiorno, per dare voce a quelle vite danneggiate e maltrattate che hanno combattuto coraggiosamente per la giustizia.
Co-produzione Mana Chuma Teatro/ Fondazione Horcynus Orca / Horcynus Festival ’15.
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