Scultore, disegnatore e orafo napoletano, Vincenzo Gemito (1852-1929) ha lasciato in eredità una produzione prolifica ispirata a scene di strada e a personaggi popolari della sua città natale. Il giovane Gemito si interessa presto alla scultura e realizza numerose teste in terracotta e busti di personaggi celebri, tra i quali quello del compositore Giuseppe Verdi. L’artista campano, residente a Parigi dal 1877, ha esposto nei salons così come all’Esposizione Universale del 1878, dove il suo Piccolo Pescatore Napoletano ha ottenuto un grande successo suscitando allo stesso tempo forti reazioni.
In occasione della mostra Vincenzo Gemito (1852-1929). Le sculpteur de l’âme napolitaine, organizzata al Petit Palais fino al 26 gennaio 2020, Cristophe Leribault, direttore del Petit Palais, Jean-Loup Champion, storico dell’arte e direttore scientifico dell’esposizione, Manuela Moscatiello, storica dell’arte e conservatrice del Museo Cernuschi, e Paola Zatti, conservatrice alla Galleria d’Arte Moderna di Milano, renderanno omaggio a quest’artista fuori dal comune.
In collaborazione con il Petit Palais e la Galleria d’Arte Moderna di Milano.
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