I mostri irresistibili di Stefano Benni
«Scendere negli anfratti del Male per mettere disordine e promettere il brivido più cupo e la risata liberatoria» (dalla quarta di copertina di “Cari mostri”, Feltrinelli, 2015) : questa forza turbolenta attraversa da cima a fondo il nuovo libro di Stefano Benni, “Cari Mostri” (tradotto in francese da Marguerite Pozzoli, Actes Sud, 2017). Venticinque racconti e altrettante variazioni intorno ai temi del brivido e dell’orrore al tempo delle nuove tecnologie e di una modernità fuori controllo, ma sempre con lo stile brillante e l’inimitabile ironia dell’autore di “Bar sotto il mare” e “Magherita Dolcevita”. Stefano Benni, uno degli scrittori più conosciuti e maggiormente apprezzati sulla scena italiana, è anche umorista, giornalista, sceneggiatore, poeta e drammaturgo. I suoi libri sono stati tradotti in più di trenta Paesi. Autore di numerosi spettacoli, porta frequentemente in scena i suoi testi, leggendoli di persona. In occasione del suo passaggio all’Istituto, porterà l’attenzione del pubblico su qualche racconto di “Cari mostri”, accompagnato al piano dalla giovane e talentuosa pianista Giulia Tagliavia, con cui collabora da diverso tempo. Serata organizzata in collaborazione con le Edizioni Actes Sud.
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