Purgatorio dei poeti
Azione corale guidata da Marco Martinelli e Ermanna Montanari
L’universalità del racconto dantesco parla a tutti e in ogni latitudine: tutti sappiamo, per esperienza, cosa sia il sentirsi smarriti nella “selva”, nelle sabbie mobili della nostra angoscia, sul punto di affogare, quando un sapore di morte ci fa acide le labbra. Dante ci prende per mano e ci sussurra “anch’io pellegrino, anch’io esule, anch’io smarrito lungo la via, come voi”. Accantoniamo quindi la retorica del Sommo Poeta, del Padre della Lingua, accantoniamo il Monumento che intimidisce: Dante è tutto questo, certo, e la Commedia è Divina perché è un romanzo immenso, è cinema, psicanalisi, speleologia, teatro: ma, prima di tutto, Dante è l’uomo che si svela, che ci confessa “mi ritrovai”, è il fratello, il ferito a morte che indica il fragile cammino della “nostra vita”, la vita di tutti. E proprio lì, nella “selva oscura”, in quella tenebra dove il sipario sembra calare per sempre, proprio lì è possibile trovare la forza per il salto, lì c’è l’Imprevedibile, il Bene – “il ben ch’io vi trovai” – da lì si può intraprendere il viaggio che traghetta dall’oscurità alla luce.
Viaggio che si chiuderà con Ermanna Montanari che reciterà la preghiera di San Bernardo a Maria, dal Canto XXXIII del Paradiso.
Marco Martinelli e Ermanna Montanari
L’ “azione corale” sarà preceduta da un laboratorio in italiano e in francese rivolto a 30 cittadine e cittadini di tutte le età che si svolgerà presso l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi con il seguente calendario: 9-10 dicembre dalle 16 alle 19.30, 11 dicembre dalle 15 alle 18.00.
Con il sostegno del Ministero della Cultura.