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Campiello 2021 – Cinquina dei Finalisti: incontro con Giulia Caminito, Paolo Malaguti e Paolo Nori

Il premio Campiello, istituito nel 1962 da un gruppo di industriali veneti, è uno dei premi più prestigiosi e importanti del mondo editoriale italiano. La “Cinquina” degli autori selezionati dalla Giuria dei Letterati è resa pubblica il 28 maggio. L’Istituto ospiterà una serata letteraria con i cinque nominati prima dell’annuncio del vincitore del premio che sarà annunciato il 4 settembre prossimo a Venezia.

Giulia Caminito è nata a Roma nel 1988 e si è laureata in filosofia politica; suo padre è di Asmara e i suoi nonni si sono conosciuti ad Assab. L’Africa ha ispirato il suo primo romanzo, “La grande A” (Giunti, 2016), che ha vinto diversi premi, seguito da “Un giorno verrà”, tradotto in francese da Laura Brignon e pubblicato da Gallmeister nel marzo di quest’anno. È stata artista in residenza all’Istituto nel marzo 2017 e ospite della 2a edizione del festival di lingua e cultura italiana Italissimo.

Paolo Malaguti è nato a Monselice, in provincia di Padova, nel 1978. Attualmente vive e insegna nella regione di Treviso. Il suo primo romanzo, “La reliquia di Costantinopoli” (Neri Pozza, 2015) gli è valso il posto di finalista al Premio Strega nel 2016. Tra le sue altre opere, segnaliamo i romanzi “Prima dell’alba” (Neri Pozza, 2017) e “L’ultimo carnevale” (Solferino, 2019), ma anche il suo “Sillabario veneto”. Viaggio sentimentale tra parole venete” (BEAT, 2016) o “Lungo la Pedemontana. In giro lento tra storia, paesaggio veneto e fantasie” (Marsilio, 2018).

Paolo Nori è scrittore e traduttore. Ha lavorato come contabile in Algeria e in Iraq; laureato in letteratura russa, ha lavorato in Francia per tre anni per una società di costruzioni, poi come traduttore dal russo al francese. Nel 1999 ha pubblicato “Le cose non sono le cose” (Fernandel) e “Bassotuba non c’è”, tradotto in francese da Marilène Raiola e pubblicato da Mille et une nuit nel 2001. Collabora con Il Caffè letterario, una rivista bimestrale di letteratura e immagini. Oltre ai suoi numerosi romanzi, ha tradotto e curato gli scritti di Charms, Lermontov e Pushkin.

 

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