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Petrolio e i depistaggi del Potere: la discesa agli Inferi di Pier Paolo Pasolini

“Petrolio”, pubblicato postumo nel 1992, è l’ultimo romanzo di Pasolini: la sua redazione era stata interrotta a causa della morte dell’autore e per diciassette anni il romanzo è rimasto inedito. A venticinque anni dalla sua pubblicazione, questo incontro vuole essere l’occasione per riprendere un capolavoro che, dal punto di vista ideologico e stilistico, è un vero e proprio cantiere aperto. Ricco di allusioni al contesto storico di quegli anni (la morte di Enrico Mattei, l’Eni, la P2), “Petrolio” indaga sulla finanziarizzazione dell’economia, esplora il sottobosco politico e i suoi loschi legami col denaro e con la criminalità organizzata. Tutti questi temi sono trattati magistralmente nell’opera, che verrà presto tradotta in francese, “Frocio e basta. Pasolini. Cefis e i capitoli mancanti di Petrolio” di Carla Benedetti, critica e saggista, e Giovanni Giovannetti, giornalista e fotografo (Mimesis, 2017). Oltre ai due autori abbiamo invitato Vincenzo Calia (scrittore e magistrato), Marco Antonio Bazzocchi (professore all’Università di Bologna) e Davide Luglio (professore all’Università Paris-Sorbonne) per tracciare un ritratto di Pasolini alla luce delle analisi condotte in “Petrolio”. Al dibattito seguiranno la proiezione dell’ultima intervista di Pasolini, realizzata il 31 ottobre 1975 per la trasmissione televisiva “Dix de Der” su Antenne 2, ed un estratto della registrazione in cui Pasolini detta “Porno-Théo-Kolossal”. In collaborazione con l’Équipe littérature et culture italiennes (ELCI) de l’Université Paris-Sorbonne.

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