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Per la Vita di Francesca Garolla

Francesca Garolla è stata residente dell’Istituto nel settembre 2021. Torna per presentare il testo nato in questa occasione, Per la vita, completato durante una residenza nell’aprile-maggio 2022 presso La Chartreuse de Villeneuve lez Avignon, Centre national des écritures du spectacle. Parte di una trilogia che esplora il tema della libertà, indaga la libertà “negata”, negata a se stessi.

Con Viola Graziosi.

Traduzione di Federica Martucci.

Abito di scena: una creazione di Tina Sondergaard

Spettacolo in italiano con sottotitoli in francese.

 

 La Chartreuse

 

Francesca Garolla studia Filosofia e si diploma in regia all’Accademia d’arte drammatica Paolo Grassi di Milano. Da quasi quindici anni collabora con Teatro i, partecipando alle principali produzioni come interprete, dramaturg e autrice, e diventando parte della direzione artistica e socia del teatro. Parallelamente alla conduzione di questo progetto culturale sviluppa un forte interesse per la ricerca e un autonomo percorso d’autrice. Tra i suoi testi si segnala: Non correre Amleto, selezionato nel Palmarès della Maison Antoine Vitez del 2018 e segnalato da la Comédie Française nel 2019, e Tu es libre, anch’esso tradotto con il contributo della Maison Antoine Vitez, realizzato in residenza a La Chartreuse – Centre National des écritures du spectacle di Avignone e presentato all’interno dei Rencontres d’été durante il Festival d’Avignone 2017, segnalato da la Comédie Française come uno dei testi più significativi della stagione 2017/2018 e finalista al Premio Riccione 2017; Tu es libre è stato in scena al Piccolo Teatro di Milano nell’autunno del 2020. Nel 2020/2021 è l’unica lauréat europea della sezione di scrittura teatrale della Cité Internationale des Arts di Parigi, dove scrive Se ci fosse luce, terza parte di una trilogia sulla libertà, ispirato ai fatti del sequestro Moro. Tutti i suoi testi sono tradotti in francese, ma è tradotta anche in ceco, rumeno e inglese, ed è attualmente autrice selezionata nel progetto europeo Fabulamundi – Beyond Borders?, grazie al quale ha viaggiato e lavorato in Spagna, Romania, Repubblica Ceca e Inghilterra.

 

© Valerio Ferrario

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