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Omaggio a Paolo Fabbri, direttore dell’Istituto italiano di cultura di Parigi dal 1992 al 1996

Fabio Gambaro, direttore dell’Istituto italiano di cultura di Parigi, e tutto il personale dell’Istituto si uniscono alla famiglia e agli amici di Paolo Fabbri al momento della scomparsa del grande semiologo avvenuta ieri, 2 giugno, a Rimini, sua città natale. Eccelso studioso di fama internazionale e professore all’Università di Firenze, Bologna, Palermo e Venezia, Fabbri ha diretto brillantemente l’Istituto italiano di cultura di Parigi dal 1992 al 1996, facendone una fucina di grande vivacità culturale. Da allora, Fabbri ha continuato ad essere un amico fedele dell’Istituto, seguendo con simpatia le nostra attività e collaborando a più riprese con noi.

Per ricordarlo abbiamo scelto un breve estratto di un suo recente intervento in Istituto, nell’aprile del 2017, in occasione della serata « Stat rosa pristina nomine: omaggio a Umberto Eco ». Con l’inconfondibile brio che caratterizzava le sue prese di parola, Fabbri ricorda l’amico e maestro Umberto Eco al momento in cui diventa scrittore, rivela che il personaggio di Paolo da Rimini ne “Il nome della rosa” aveva una certa parentela con lui, richiama l’importanza dei nessi tra letteratura e impegno intellettuale.

Ci piace ricordarlo così, acuto ed ironico, e continuare a far vivere la sua intelligenza e la sua straordinaria generosità.