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Camminare, un’attività creatrice?

TEATRO / LETTERATURA / FILOSOFIA / INCONTRO

Camminare, un’attività creatrice?

Molto più che la ripetizione di un automatismo corporeo, camminare è sinonimo di libertà, un apprendimento della lentezza, un modo di perdersi nel paesaggio, uno stimolo alla creatività. Conosciamo bene le passeggiate di Emmanuel Kant a Königsberg o quelle di Friedrich Nietzsche nella valle dell’Engadina… Camminare ha quindi a che fare con l’esercizio filosofico? La rappresentazione teatrale cambia quando si sposta sulla strada? Quali sono le caratteristiche della scrittura itinerante? Talvolta flânerie, vagabondaggio, talvolta pellegrinaggio: che cosa lega i mille modi di camminare alla creatività artistica? Per discuterne abbiamo invitato Giuliano Scabia, poeta e grande regista il cui teatro itinerante ha sconvolto le regole della recitazione, e Frédéric Gros, professore universitario all’Institut d’études politiques di Parigi e autore di Marcher, une philosophie (Carnet Nord, 2009). Nel corso della serata verrà anche proiettato il documentario Le diable et son ange [vosf, 34′] di Jean-Marie Richard, che nel 1983 ha seguito l’avventura teatrale di Scabia lungo le strade della Francia e Salita all’Etna.

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