L’antifascismo di Leone Ginzburg
In un’epoca tragicamente segnata dal ritorno delle ideologie della destra estrema in campo politico, il documentario Leone Ginzburg, un intellectuel contre le fascisme di Florence Mauro [France, 2017, 65’, Arte] ci ricorda del valore di un impegno lucido e intransigente.
Grazie a un sapiente montaggio di archivi e testimonianze, il film racconta l’ammirevole e commuovente tragitto di un intellettuale avente condotto la battaglia dell’antifascismo sul fronte politico e su quello culturale, senza dover mai scendere a compromessi. Legato dall’amicizia con Cesare Pavese, Giulio Einaudi, Massimo Mila, Norberto Bobbio e Giorgio Agosti, Leone Ginzburg contribuisce alla creazione delle edizioni Einaudi e prende la guida del ramo torinese del movimento antifascista Giustizia e Libertà. Arrestato nel 1934, liberato sotto sorveglianza nel 1936, Ginzburg viene esiliato nella piccola cittadina di Pizzoli. Muore in un carcere romano il 5 febbraio del 1944, torturato dai nazisti che hanno invaso il paese.
Per introdurre la proiezione, al fianco della della regista Florence Mauro abbiamo invitato Carlo Ginzburg, figlio di Leone Ginzburg e storico conosciuto mondialmente per i suoi studi sulla microstoria, l’italianista Martin Rueff e Paola Agosti, fotografa e figlia di Giorgio Agosti, che hanno tutti partecipato alle riprese del film.
In collaborazione con Zadig Production.
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