Presentazione del romanzo inedito Les jeunes du Pô, tradotto e prefatto da Martin Rueff, Cahiers de l’Hôtel de Galliffet, della corrispondenza (Le métier d’écrire, a cura di Martin Rueff, tradotto da Christophe Mileschi e Martin Rueff, Gallimard) e del volume Liguries, tradotto e prefatto da Martin Rueff, pubblicato da Nous.
L’anno del centenario della nascita di Italo Calvino si annuncia ricco di sorprese in libreria: un grande volume Gallimard contenente la maggior parte della corrispondenza dello scrittore dal 1940 al 1985; una raccolta di prose e poesie dedicata alla sua Liguria; e un romanzo poco conosciuto, Les jeunes du Pô, mai pubblicato in volume, né in Italia né altrove: una novità assoluta che i Cahiers de l’Hôtel de Galliffet pubblicano in esclusiva. Tra il 1948 e il 1951 Calvino coltivò l’ambizione di scrivere un romanzo sulla classe operaia e sulla civiltà industriale. Dopo aver abbandonato diverse bozze, portò a termine un romanzo breve, Les jeunes du Pô, ma non fu soddisfatto del risultato e decise di non pubblicarlo. Nonostante il giudizio severo del suo autore, Les jeunes du Pô merita di essere conosciuto dai lettori di Calvino, che vi ritroveranno molti dei suoi temi principali (il lavoro, l’amore, la città, la natura, la politica e la ricerca dell’armonia tra sé e il mondo). Il Po di Calvino è la collina di Pavese: un luogo, dei colori e delle persone, un sogno in cui sciogliersi, un destino.
Con la partecipazione di Christophe Mileschi e Martin Rueff. Il dibattito sarà moderato da Paolo Grossi (Cahiers de l’Hôtel de Galliffet). Estratti dai testi saranno letti da Fosco Perinti.