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“Il resto di niente” : Napoli e il peso della storia, tra rivoluzione e restaurazione

Città immaginaria e fantastica ancora prima di essere conosciuta, Napoli gode e soffre di una visione preconcetta che si traduce spesso in stereotipi, riduzioni e miti. Eppure Napoli non è una città come le altre, così come lo dimostra la sua storia passata e recente. Tre esperti della città, Paolo Macry, autore di Napoli. Nostalgia di domani (Il Mulino, 2018), Mélanie Traversier, docente di storia all’università di Lille, co-direttrice dell’opera Le royaume de Naples à l’heure francaise (Septentrion, 2018) e autrice del volume Le Journal d’une reine. Marie-Caroline de Naples dans l’Italie des Lumières (Ceyzérieu, Champ Vallon, 2017), e Antonietta De Lillo, realizzatrice del film Il resto di niente, ci mostreranno i nervi profondi della città e ci immergeranno in un corpo mobile e pragmatico, povero e ricco allo stesso tempo. Alla discussione seguirà la proiezione di Il resto di niente [Italia, 2004, 90’, vostf]. Il film traccia la biografia di Eleonra di Fonseca Pimentel e del suo coinvolgimento durante la rivoluzione napoletana del 1799. Il film è stato presentato fuori competizione alla Mostra di Venezia e ha vinto il premio Flaiano per la sceneggiatura e l’interpretazione femminile per il ruolo di Maria di Medeiros.

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