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Dacia Maraini, una donna libera

Scrittrice, poetessa e drammaturga, Dacia Maraini (1936) è senza dubbio tra le più grandi personalità della letteratura italiana. Ai suoi primi anni giapponesi, segnati dalla guerra e dall’esperienza in un campo di concentramento tokyoita, segue il ritorno in Italia nel paese siciliano di Bagheria, poi il trasferimento a Roma, meta sognata che la giovane Dacia raggiunge finalmente a 18 anni. Gli anni ’60 segnano per lei l’inizio di una carriera rigogliosa: il suo primo romanzo, La vacanza, pubblicato nel 1962, seguito l’anno successivo da L’età del malessere, vincitore del premio Formentor. Nel 1966 compare la sua prima raccolta di poesie; parallelamente, incontra Alberto Moravia, con cui vivrà per una ventina di anni. Per il teatro, Dacia Maraini scrive più di trenta opere durante la sua carriera e fonda, fra altri, il Teatro della Maddalena, gestito unicamente da donne. È a loro, alle loro vite, alle lotte contro le violenze commesse nei loro confronti, che dedica numerose sue opere, tra le quali La lunga vita di Marianna Ucrìa (premio Campiello nel 1990) e più recentemente Corpo felice (Rizzoli, 2018). Francesca Isidori, giornalista e critica letteraria, affronterà con l’autrice, la cui voce ha sempre un posto d’eccezione nelle lettere d’oltralpe, la sua vita appassionata e impegnata.

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