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Carlo Levi, pittore-scrittore tra Parigi e Matera

Carlo Levi (1902-1975) non è soltanto lo scrittore del famoso libro Cristo si è fermato a Eboli o l’intellettuale antifascista al quale Sartre e Beauvoit rendevano sempre visita durante i loro numerosi viaggi in Italia. Sin dall’inizio Carlo Levi si è soprattutto pensato e vissuto come un pittore in dialogo, in particolare con i migliori artisti francesi. A partire dal 1925, Levi ha per un lungo periodo e ripetutamente soggiornato in Francia, soprattutto per motivi politici legati all’attività antifascista a partire dal 1939. I contatti con l’ambiente intellettuale parigino hanno profondamente influenzato la sua sensibilità artistica. Organizzata con la Fondazione Carlo Levi, l’esposizione Carlo Levi, pittore-scrittore tra Parigi e Matera mostra una trentina di quadri realizzati tra gli anni 1920 e 1950. La mostra testimonia la forza delle relazioni che l’artista ha avuto con la Francia. I ritratti degli amici intellettuali o dei contadini raccontano, con l’espressività dello stile di Levi, la storia dell’Italia dell’epoca. Per quanto riguarda i paesaggi di Parigi o della Basilicata, risultano essere toccanti e umani proprio come dei ritratti. L’esposizione si completa con le fotografie di Mario Carbone (nato a Cosenza, in Calabria, nel 1924), che ha seguito Levi durante uno spostamento in Basilicata, e di documenti che testimoniano l’attività artistica di Levi (lettere, fotografie, copertine delle prime edizioni dei suoi libri, cataloghi e brochure delle sue esposizioni).

Il vernissage avrà luogo in presenza del commissario dell’esposizione, Daniela Fonti, presidente della Fondazione Carlo Levi, e Antonella Lavorgna (Fondazione Carlo Levi), Stefano Levi Della Torre, pittore, architetto, saggista, e nipote di Carlo Levi, e Roberto Carbone, direttore degli Archivi Mario Carbone.

Fino al 7 maggio (dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00, e in serata durante gli eventi). In collaborazione con la Fondazione Carlo Levi.