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Mostra “Pablo Volta. Portraits sans filtres”: inaugurazione e recital di pianoforte

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Dalida, Paris, 1961. (c) Archivio fotografico Pablo Volta

Serata in presenza di Matteo Celli Volta, curatore della mostra e direttore dell’Archivio Fotografico Pablo Volta

Presentazione del volume “Erik Satie en notes et en mots” di Ornella Volta (Les Presses du Réel, 2025), in presenza del compositore e direttore d’orchestra Marcello Panni

a seguito, recital del pianista concertista e musicologo Jean-Pierre Armengaud dedicato a Erik Satie

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Pablo Volta, fotografo italiano nato nel 1926, si avvicina alla fotografia in giovane età: arruolato nell’esercito americano, documenta le rovine di Berlino bombardata alla fine della guerra; alla Liberazione dell’Italia, le sue foto si inseriscono nella scia del movimento Neorealista italiano che, nella letteratura e nel cinema, descrive il Paese senza sceneggiature né artifici. Pablo Volta contribuisce così alla questione meridionale realizzando importanti reportage sulla Sardegna arcaica, diventando uno dei principali rappresentanti italiani della fotografia etnografica.

La sua tecnica di reportage in bianco e nero si ispira ai maestri della fotografia Robert Capa e Henri Cartier-Bresson e si basa sulla rapidità di esecuzione, sulla scelta dell’istante decisivo e su una composizione dell’inquadratura sempre ricercata: sono foto che spesso raccontano una storia. Del resto, Pablo Volta opera in un contesto storico in cui la televisione non è ancora il principale mezzo di informazione: sono le foto in grande formato, in prima pagina su settimanali come Life, Paris Match o Il Mondo, a guidare i lettori.

Negli anni ’50, Pablo Volta si trasferisce a Parigi con sua moglie Ornella, complice della sua vita e del suo lavoro. Sempre fedele alla tecnica del reportage, Pablo Volta fotografa per circa quindici anni, per Il Mondo, numerose personalità del mondo dell’arte, della letteratura e dell’attualità: “ritratti senza filtri” che costituiscono un vero e proprio affresco della società dell’epoca.

La mostra fotografica distingue due sezioni: “Da Dada a Satie” raccoglie le foto degli artisti dadaisti e surrealisti e illustra il percorso di Ornella Volta scrittrice, che grazie alla frequentazione e alla conoscenza di questi personaggi arriva allo studio del musicista iconoclastico Erik Satie; “Da Brigitte Bardot al Generale de Gaulle” mette in primo piano i personaggi dell’attualità cinematografica, della moda e della politica degli anni ’60.

  • Organizzato da: Istituto italiano di Cultura di Parigi
  • In collaborazione con: Archivio fotografico Pablo Volta