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COMUNICATO STAMPA TEATRO DELLE ARIETTE / TEATRO DA MANGIARE? / SETTIMANA DELLA CUCINA ITALIANA NEL MONDO

TDM-Correggio©Stefano-Vaja

In occasione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, l’Istituto italiano di cultura di Parigi ha il piacere di ospitare tre repliche dello spettacolo Teatro da mangiare? il 15, 16 e 17 novembre.

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Sì, al Teatro da mangiare? si mangia davvero, si mangiano le cose che facciamo da ventuno anni, da quando è cominciata la nostra vita di contadini.
Si mangiano le cose che coltiviamo e trasformiamo nella nostra azienda agricola, che tiriamo fuori dalla nostra terra. Seduti attorno a un tavolo, preparando e consumando un vero pasto, raccontiamo a modo nostro la nostra singolare esperienza di contadini-attori: dieci anni di vita in campagna e di teatro fatto fuori dai teatri.

Teatro da mangiare? è stato concepito in una cucina, la cucina della nostra casa delle Ariette. Noi facevamo le tagliatelle e intanto parlavamo con Armando Punzo e Cinzia de Felice che si erano fermati a dormire a casa nostra dopo lo spettacolo della sera prima.

Teatro da mangiare? ha debuttato a Volterrateatro il 18 luglio 2000 e in questi anni si è comportato come un vero e proprio organismo vivente crescendo, maturando e arricchendosi dell’esperienza di oltre 900 repliche in giro per l’Italia e l’Europa.
Da allora tante cose sono cambiate nella nostra vita, ma la forza contagiosa di questo “autoritratto”, di questa pubblica confessione autobiografica, continua a sorprenderci. Siamo indubbiamente noi gli autori-artefici di questo spettacolo, ma c’è qualcosa che ci sorpassa, che lo rende autonomo, libero, di tutti e di nessuno.
Attorno al grande tavolo dove ci ritroviamo, attori e spettatori, a condividere il tempo di un pranzo o di una cena, succede qualcosa che non siamo in grado di spiegare. Si compie un rito così profondamente umano da catapultarci nel cuore del nostro presente, nell’attimo assoluto del “qui e ora”, senza mediazione, nell’evidente e disarmante verità delle nostre vite.

Antonio Calbi sullo spettacolo: “Ci sono degli spettacoli che entrano nella nostra vita in modo diverso rispetto agli altri: ti penetrano nel profondo, toccando pezzi delle nostre biografie, i sentimenti più segreti, che accarezzano le nostre sensibilità. A me è accaduto con spettacoli di maestri come Strehler, Ronconi, Brook, Wilson, Kantor, Dodin, Nekrosius, Bausch, Ono, Carsen e pochi altri. Poi ci sono spettacoli che sono vere e proprie esperienze, spesso fuori dagli schemi ordinari e fuori dai teatri: il Bucchettino della Raffaello Sanzio, l’Edipo del Lemming, i teatri intimi della compagnia Cuocolo Bosetti, i lettini di Animanera, e prima ancora la Trilogia di Roberto Bacci a Pontedera. È il caso anche di questo “teatro da mangiare?” Del Teatro delle Ariette di Bologna, cui gli spettatori prendono parte seduti intorno a un grande tavolo. Su quel tavolo, intorno a quella tavola- palcoscenico, si intrecciano le storie che i tre interpreti-cuochi ci donano. Le loro storie diventano le nostre storie, i loro sorrisi e le loro lacrime diventano le nostre. Un raro esempio di teatro di comunità e di autentica umanità che continua dal 2000 a commuovere spettatori di mezza Europa. Dovunque io sia approdato nel cammino della mia vita professionale, ho sempre portato con questo “teatro di terra e di pane”, come esempio di cultura diretta, umile e dunque purissima, come una sorta di manifesto di come noi italiani possiamo essere grandi anche quando apparentemente siamo poveri. Un teatro dell’anima, senza sipario, che ci sfiora e ci nutre.”  

Teatro delle Ariette

Teatro da mangiare?
evento per 26 commensali
di Paola Berselli e Stefano Pasquini
con Paola BerselliMaurizio Ferraresi e Stefano Pasquini
regia Stefano Pasquini