Tratto da “Orgia” di Pier Paolo Pasolini
Realizzato dalla Compagnia VAN
Sceneggiatura di Ornella Matranga
« Sono appena morto. Il mio corpo è appeso a una corda, stranamente vestito. Guardare indietro – come in un flashback – agli ultimi eventi significativi, insieme e tipici della mia vita? È l’unica cosa che mi interessa ora. ” Orgia, primo studio sviluppa una riflessione artistica su un doppio piano temporale: quello drammaturgico, dei personaggi in scena che si interrogano sulla vita e sulla morte, sul confine tra dolore e piacere, e quello storico, che esiste tra Pasolini e gli artisti contemporanei che lo metteranno in scena. Cosa significa essere diversi? Qual è il punto di contatto tra perversione e paura? In che modo la nostalgia e la morte si consumano a vicenda? Questi sono i punti di ricerca artistica attraverso i quali la messa in scena contemporanea costruisce un dialogo con Pasolini drammaturgo.