In nome della madre
di Erri De Luca
con Galatea Ranzi
regia Gianluca Barbadori
produzione “Ponte tra Culture” soc. coop. e Teatro Biondo Stabile di Palermo
con il Patrocinio di Regione Marche
Spettacolo in italiano sovratitolato in francese
”Erri De Luca presenta il suo libro In nome della madre con queste parole: “In nome del Padre si inaugura il segno della croce. In nome della Madre s’inaugura la vita. Miriàm/Maria travolge ogni costume e legge. Esaurirà il suo compito partorendo da sola in una stalla. Ha sempre taciuto; qui narra la sua gravidanza avventurosa, la fede del suo uomo, il viaggio e la perfetta schiusa del suo grembo. La storia resta misteriosa e sacra, ma con le corde vocali di una madre incudine, fabbrica di scintille.” Anche se laico, facendo ricorso solo al linguaggio semplice e terso della poesia, Erri De Luca racconta la storia di Miriàm/Maria. Il Talmud, gli storici romani ed oltre un decennio di studi biblici gli forniscono dati preziosi per ambientare la sua narrazione. Ma non è un’urgenza storiografica quella che muove De Luca, piuttosto il desiderio di raccontare qualcosa che non c’è: la versione di Miriàm/Maria, dall’Annunciazione alla nascita di suo figlio. Il testo è un inno all’amore universale e all’amore materno. Commuove e fa riflettere credenti e laici.
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Galatea Ranzi lavora da sempre alternando teatro, cinema, tv e radio.
Debutta giovanissima diretta da Luca Ronconi col quale lavorerà in vari ruoli (Amor nello specchio, Mirra, Strano interludio, Gli ultimi giorni dell’Umanità, Misura per misura, Lolita, Phoenix, Il Candelaio, Re Lear, Fratelli Karamazov, Alcesti di Samuele, Questa sera si recita a soggetto, Baccanti, Prometeo, Quel che sapeva Masie, Mistero doloroso).
Ha collaborato con nomi illustri del teatro italiano e non (Massimo Castri, Cesare Lievi, Roberto Andò, Irene Papas, Theodoros Terzopoulos, Pietro Carriglio, Marco Andriolo, Valeria Patera, Consuelo Barillari, Stefano Cioffi, Massimo Ghini, Antonio Calenda); alcuni titoli: Donna Rosita nubile, Orfeo ed Euridice, Venezia salva, Cantico dei Cantici, Il malinteso, La locandiera, Le sedie, Elettra, Antigone, La torta in cielo, Ada Byron, Un’ora di tranquillità, Fedra diritto all’amore.
È stata più volte protagonista nelle produzioni dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico al Teatro Greco di Siracusa: 2002 Prometeo e Baccanti, 2005 Antigone, 2008 Orestea, 2016 Alcesti, 2021 Le Nuvole.
Nel 2012 ottiene il Premio Eleonora Duse per la carriera teatrale.
Al cinema esordisce nel 1993 come protagonista in Fiorile dei fratelli Taviani, lavora poi con molti altri autori (Paolo Virzì, Cristina Comencini, Giuseppe Piccioni, Teresa Villaverde, Michele Placido, Giovanni Fago, Ilaria Borrelli, Eros Puglielli, Donato Carrisi, Gianni Di Gregorio, Roberto Andò tra gli altri) in film di vari generi tra cui: Và dove ti porta il cuore, Caterina va in città, La vita che vorrei, Pontormo, Il pranzo della domenica, Tre metri sopra il cielo, Un viaggio chiamato amore, Mine-haha, Agua y sal, Come le formiche, Copperman, La ragazza nella nebbia, Lontano lontano, La stranezza.
Ottiene due candidature ai David di Donatello.
Nel 2012 lavora diretta da Paolo Sorrentino in La grande bellezza (premio Oscar miglior film straniero 2013) .
Per Netflix è tra i protagonisti nelle tre stagioni della serie Baby.
Dal 2020 ad oggi è in scena con il testo di Erri De Luca In nome della madre per la regia di Gianluca Barbadori, prodotto dal Teatro Biondo di Palermo e con Lezione da Sarah tratto da L’arte del teatro di Sarah Bernhardt per la regia di Ferdinando Ceriani.
Recentemente ha lavorato nella serie Rai The Net ed è in tournée in teatro con lo spettacolo Il figlio di Florian Zeller con la regia di Piero Maccarinelli e con Anna Karenina di Lev Tolstoj con la regia di Luca De Fusco.
Da qualche anno conduce seminari di recitazione all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, ed è stata invitata come docente nelle due ultime edizioni della Biennale Teatro a Venezia.
Gianluca Barbadori, ha una consolidata ultratrentennale esperienza internazionale, avendo lavorato in oltre trenta paesi e cinque continenti.
In Italia ha collaborato negli anni con: CSRT Pontedera, con Marche Teatro (AN), CRT di Milano, CSS di Udine, Teatro Metastasio di Prato, Teatro Biondo di Palermo.
All’estero, tra gli altri, con il “National Theatre” ed il “Bitef Teatar” a Belgrado (Serbia), con il “Teatro Sanchez Aguilar” (Ecuador), con il “Teatro Nacional” e “La Maldita Vanidad” (Colombia), con l’ “Ethiopian National Theatre” (Etiopia), con il “Teatro Real” di Cordoba (Argentina).
Dal 1996 lavora in diversi continenti: America del Nord e Latinoamerica, Africa, Medioriente, Europa e dintorni, generando progetti di educazione, formazione, produzione teatrale professionale e sociale, con diversi Enti ed Istituzioni internazionali ed italiani.
La sua formazione teatrale, inizialmente come attore, si è sviluppata tra il 1988 ed il 1996 prevalentemente in Toscana, tra Firenze e Pontedera (PI). Nel 1992 ha partecipato per un breve periodo al lavoro del “Workcenter of Jerzy Grotowsky and Thomas Richards”.
Come regista, dal 1994 ad oggi ha messo in scena circa 150 spettacoli (dirigendo attori professionisti, giovani attori in formazione, studenti di scuole di teatro, comunità, giovani ed adolescenti anche in situazioni di marginalità e difficoltà, immigrati in Italia ed emigranti italiani all’estero, ragazzi di scuole medie superiori in Italia ed all’estero) in più lingue (amarico, arabo, cinese, italiano, lettone, olandese, portoghese, inglese, serbo, spagnolo, ungherese) tra Italia, Angola, Argentina, Brasile, Canada, Colombia, Croazia, Cuba, Ecuador, Egitto, Etiopia, El Salvador, Guatemala, Iran, Lettonia, Messico, Montenegro, Paesi Bassi, Panama, Perù, Serbia, Spagna, Svizzera, Ungheria, Uruguay, U.S.A.