Buon compleanno Arlecchino! Grande festa in onore di Ferruccio Soleri a Parigi per i suoi 94 anni
Grande successo il 6 novembre sera all’Hôtel de Galliffet, a Parigi, per la festa in onore di Ferruccio Soleri, in occasione dei suoi 94 anni.
L’Arlecchino più celebre del teatro mondiale è stato festeggiato da più di 300 persone che hanno affollato le sale dell’Istituto Italiano di Cultura per un omaggio al grande attore del Piccolo Teatro di Milano.
A festeggiare Soleri S.E. l’Ambasciatrice d’Italia in Francia Emanuela D’Alessandro, il direttore dell’Istituto Antonio Calbi, Jack Lang, già ministro della Cultura e presidente dell’Institut du Monde Arabe, cofondatore con Strehler del Théâtre de l’Europe nel 1983, il direttore del Piccolo Teatro Claudio Longhi, il Sovrintendente del Teatro alla Scala Dominique Meyer, Didier Juillard in rappresentanza del Théâtre national de l’Odéon, la direttrice generale del Teatro Stabile del Veneto Claudia Marcolin, ma anche Alberto Benedetto, sempre del Piccolo Teatro, e Lanfranco Li Cauli, Direttore Marketing & Fund Raising della Scala che ha accompagnato Soleri in tante città del mondo.
Per l’occasione, e in via del tutto eccezionale, Soleri ha indossato di nuovo la maschera di cuoio, modellata per lui da Donato Sartori e il costume a losanghe colorate insieme a Enrico Bonavera, il suo successore (nel 2018) nel mitico spettacolo diretto da Giorgio Strehler, Alessandra Gigli, Smeraldina, e Carlo Boso, Brighella.
Il direttore Calbi ha sfogliato con il pubblico l’album fotografico di casa Soleri, con immagini dell’attore insieme agli amici più stretti: Carla Fracci e Beppe Menegatti, Antonio Gades, Amalia Rodrighez, Franco Zeffirelli, Rudolf Nurejev, Valentina Cortese, Giulia Lazzarini e molti altri. Passando per le immagini di Soleri bambino, al militare, all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica di Roma. Le diverse edizioni dell’Arlecchino sono state ripercorse con fotografie di Luigi Ciminaghi e con la proiezione di brani video.
Oltre alla scena fra Soleri e Smeraldina, Erico Bonavera ha interpretato la scena della bollatura della lettera e, con Carlo Boso-Brighella, quella detta della “scalcaria”.
L’Ambasciatrice D’Alessandro ha sottolineato, citando Strehler, la forza di Arlecchino, simbolo della vita che passa e si rinnova continuamente: “Questa sera, con Ferruccio Soleri e grazie a Ferruccio Soleri, vogliamo celebrare la vitalità senza tempo del teatro e dei suoi protagonisti”.
Claudio Longhi ha ricordato l’arrivo in Francia dei primi comici dell’arte italiani, Dominique Meyer ha voluto rimarcare la sua presenza a Parigi la vicinanza a una istituzione “sorella” qual è il Piccolo Teatro – alla Scala Strehler ha firmato decine di regie ancora in repertorio e lo stesso Soleri ha recitato il suo Arlecchino in occasione del sessantesimo compleanno del Piccolo. Juillard ha ricordato che l’Arlecchino è stato programmato almeno quattro volte all’Odéon con un successo travolgente ed è rimasto nella memoria dei parigini con una forza che non si esaurisce.
Toccanti le parole dell’ex Ministro Lang, che ha tenuto a esprimere la sua testimonianza: “La mia amicizia con Giorgio Strehler è stata fondamentale per la mia vita personale e per il mio ruolo pubblico, ecco perché Giorgio è presente al mio fianco ogni giorno, ancora oggi. E’ stata sua l’idea di un Teatro d’Europa e Arlecchino ha incarnato, con la sua lingua del corpo capace di esprimere ogni sentimento, un teatro d’arte per tutti i popoli. Ferruccio per me è più che un amico, oltre a essere il testimone vivente di una utopia incarnata”.
A Soleri è stato inoltre annunciato il conferimento della Médaille Vermeil de la Ville de Paris, onorificenza attribuita dalla sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, per meriti artistici, che gli sarà consegnata nelle prossime settimane.
La serata in onore dell’Arlecchino più celebre di sempre è stata una dichiarazione d’amore per il teatro, tra fotografie, proiezioni, aneddoti e ricordi, con la percezione tattile di un grande affetto e riconoscenza verso un uomo che ha dedicato l’intera vita al palcoscenico.
La serata è stata animata anche dalla Compagnie Dinamo Theatre, ex allievi italiani, francesi, algerini dell’Académie Internationale des Arts du Spectacle di Versailles.
A tutti i presenti è stato donato un libro realizzato per l’occasione e una filastrocca scritta per il festeggiato.