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Vulcani, terre viventi

Tutti gli arcipelaghi italiani hanno una lunga e affascinante storia geologica, ma le piccole isole vulcaniche come le Eolie (Stromboli, Vulcano, ecc.) sono ancora oggi geologicamente attive e ci offrono talvolta eventi spettacolari ma pericolosi.

Gli eventi vulcanici sono fenomeni superficiali, testimoni dell’intensa attività geologica degli strati più profondi della Terra, anche all’origine dei terremoti e della formazione delle catene montuose.

Le isole vulcaniche sono state abitate e abbandonate a intermittenza, a seconda del periodo storico e delle crisi economiche e politiche, e quindi hanno avuto un ruolo importante nei corsi e nei rimedi della storia.

Organizzato nell’ambito della mostra “Arcipelaghi. Sei sguardi fotografici sull’insularità”, questa serata sarà l’occasione per conoscere meglio la natura delle isole vulcaniche, la loro formazione, il loro pericolo, ma anche la storia delle popolazioni che hanno abitato queste terre vive nel tempo.

Serata in collaborazione con Luca Biferale, addetto scientifico dell’ambasciata italiana in Francia.

Intervengono :

Cinzia Farnetani ha ricevuto il suo dottorato in geofisica dall’Università della California, Berkeley. È insegnante-ricercatrice all’Institut de Physique du Globe de Paris (Università di Parigi) e specialista in geodinamica interna della terra. Studia i movimenti del mantello terrestre, che sono responsabili dei terremoti, della formazione delle catene montuose e dell’esistenza dei vulcani.

Giacomo Parrinello è uno storico e docente-ricercatore al Centre d’Histoire de Sciences Po Paris. Specialista in storia dell’ambiente, si interessa alla relazione tra la storia delle società umane e le trasformazioni degli ambienti naturali in epoca contemporanea. Nel suo primo libro « Fault Lines » ha trattato la storia dei terremoti e le conseguenze a lungo termine dei disastri.

Giuseppe Salerno ha ottenuto un dottorato di ricerca in vulcanologia all’Università di Cambridge e un post-dottorato all’Università delle Hawaii a Hilo. È ricercatore presso l’Osservatorio Vulcanologico dell’Etna dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania, dove è responsabile del rischio vulcanico. La sua ricerca si concentra sui processi eruttivi attraverso il telerilevamento dei gas vulcanici. Dal 2001 è particolarmente coinvolto nelle emergenze eruttive dell’Etna, dello Stromboli e del Chaparrastica (un vulcano in El Salvador).

Moderatrice della tavola rotonda e traduttrice:

Annalisa Plaitano è biologa di formazione, divulgatrice scientifica, insegnante all’Università della Sorbona e all’Università di Evry e formatrice indipendente in comunicazione scientifica.

Serata in collaborazione con Luca Biferale, addetto scientifico dell’Ambasciata d’Italia a Parigi.

 

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