Nel dicembre del 1916 il soldato Giuseppe Ungaretti pubblica in 80 copie la sua prima plaquette di 33 poesie, Il Porto Sepolto, che fa implodere lingua e prosodia; questo volumetto rivoluzionera la creazione poetica italiana e avrà tra i suoi lettori Apollinaire e Breton. Cento anni dopo, l’Istituto di cultura di Parigi accoglie una giornata di studi dedicata a questo momento creativo liminare di un immenso autore, la risonanza della cui opera resta persistente tanto tra i lettori che tra i ricercatori. Specialisti e ricercatori, italiani e francesi, presenteranno lo stato dell'arte della ricerca, dell'edizione e della traduzione di Ungaretti e illustreranno come la sua innovazione modernista si nutre di una rilettura della tradizione. Alcuni esperti come Carlo Ossola, François Livi e Jean-Charles Vegliante e giovani ricercatori, italiani e francesi, discuteranno lo stato delle ricerche, dell'edizione e delle traduzioni di Ungaretti e mostreranno come l'innovazione modernista attinge dalla rilettura della tradizione.
Incontro organizzato da Massimo Lucarelli (Università Savoie Mont Blanc) et Isabel Violante (Università Parigi Panthéon-Sorbona).
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